Giovedì sera a Damasco

Quando mi è stato chiesto di raccontare della Siria ho trovato molta difficoltà, perché per noi siriani la Siria è come una madre, è tutto.

Non so se preferisco stare in Italia o in Siria: la Siria mi ha cresciuto, ho passato tutti gli anni più belli lì tra amici e familiari; l’Italia, in cui ho vissuto gli ultimi otto anni della mia vita è il paese che mi ha accolto, il paese in cui ho continuato i miei studi. Siria per me vuol dire genitori, familiari, amici, luoghi: il giardino di al-Jahez, il mercato di Hamdiye, i negozi del centro storico dove passeggiavo di venerdì con i miei genitori e i miei amici.

La pasticceria di Al-Qamariyye
La pasticceria di Al-Qamariyye

Che buoni i cornetti della pasticceria di Al-Qamariyye…quanti ne ho mangiati!  Ne avevo bisogno visto che spesso facevo una piacevole passeggiata di circa cinque chilometri, da casa mia al centro storico della città, con un mio caro amico. Anche se a Damasco vivono pochi dei miei parenti, perché la mia famiglia è di Aleppo, non mi è mancato il calore e l’affetto. Anche in Siria, come in altri paesi del mondo arabo, il venerdì è giorno festivo, quindi, il giovedì sera è dedicato al divertimento. Di solito ci riunivamo con la famiglia di un amico, che mio padre considera come un fratello. I suoi figli, erano miei coetanei e spesso prima delle nostre cene andavamo a fare quattro passi. Da quando avevo cinque anni ogni giovedì la mia famiglia ospitava i nostri amici e la settimana successiva viceversa. Questo mi manca molto di Damasco! Uscivamo verso le 6 di sera, prima di queste cene e quando rientravamo trascorrevamo un po’ di tempo insieme agli altri gustando felafel, ful, hommos; si chiacchierava, si giocava e a volte studiavamo. Questo accadeva anche la vigilia di Capodanno! Se non c’era un esame il 2 gennaio, all’università ce n’ era sicuramente uno il 3! Uscivamo per poco tempo a festeggiare il nuovo anno e poi a casa. Questo non era molto divertente direi..
Quando venivano i parenti da Aleppo era molto bello portarli nei più bei posti di Damasco : la Moschea degli Omayyadi, il castello, il su’ Hamidiye, dove gustavamo il famoso gelato alla panna e pistacchio di Baqdash.

Le cose semplici, le amicizie genuine, il cibo delizioso gustato insieme ai propri fratelli, questo rendeva meravigliosa la mia Siria!

(Jamil)

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